Less, induce quasi sempre a considerazioni riduttive e la sua stessa applicazione linguistica, per lo più, caratterizza uno stato di inferiorità, di degrado o di perdita. Se ci riferiamo agli ambiti di nostro interesse, Architettura, Disegno Industriale, Paesaggio e alle categorie da declinare che questi termini includono, premettere less potrebbe implicare una condizione di crisi, o di omologazione ad un'epoca, come quella che stiamo vivendo, nella quale le economie dei Paesi occidentali sono tese a riaggiustare i propri bilanci operando tagli generalizzati delle spese piuttosto che ad investire sul proprio patrimonio per creare ricchezza e lavoro.
Con less, invece, vogliamo promuovere, e di qui le ragioni del X Forum Internazionale "Le Vie dei Mercanti", una comune riflessione di Studiosi, Ricercatori, Imprenditori ed Esponenti della Pubblica Amministrazione sulla creazione di uno sviluppo fondato sul meno spreco di Beni (materie prime, capitale umano, risorse). Infatti, Less (meno) non vuole significare minori investimenti o tagli generalizzati, ma l'individuazione di una gerarchia di investimenti rilevanti sostenuti e attraversati dalla Conoscenza.
Less in Archtecture, Less in Industrial Design, Less in Landscape sussume il more se saremo in grado di fornire modelli rigenerativi, articolati su visioni integrate e di sistema.
Pertanto, More research in Architecture, More research in Industrial Design, More research in Landscape se il Capitale Umano dei Territori verrà preparato per realizzare una efficace formazione per essere inserito nella gestione, nella tutela e nella rigenerazione delle materie prime e dei bisogni degli stessi uomini che vivono nelle Città e nei Territori. Nel corso delle precedenti edizioni del Forum ho posto l'attenzione sul considerare il nostro patrimonio di Beni (culturali e ambientali) come "contemporaneità in divenire". La contemporaneità, infatti, è un integrale dei volumi storici, una inesauribile miniera che fornisce materie prime per la Fabbrica della Conoscenza che, per le ragioni su esposte, deve connotarsi con la stessa definizione fisico geometrica dei territori quale humus generativo della realizzazione di prodotti attrattivi alle scale dell'Architettura, dei Prodotti industriali, del Paesaggio. L'esempio dei Progetti condotti dalla nostra Facoltà, "Pompei Fabbrica della Conoscenza 0079/2013" o l'Atlante del Cilento, dimostrano che partendo dalla misura del patrimonio materiale e immateriale dei luoghi è possibile avviare una filiera produttiva finalizzata al lavoro con arte e alla creazione di prodotti e servizi tanto più competitivi quanto più sono attraversati dalla Conoscenza.
Mi aspetto, dunque, contributi scientifici per raccogliere e divulgare, in un consesso e in una dimensione internazionale, le buone pratiche realizzate e progetti sostenibili paradigmatici di un’attività di sistema, valorizzati da un processo di Ricerca continuo, dall’Apprendimento costante, dalla passione per la Conoscenza.
Carmine Gambardella
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