Proceedings X Forum
X International Forum of Studies ‘Le Vie dei Mercanti’
More or Less. Architecture, Design, Landscape
Aversa and Capri, 31 May 1,2 June 2012
Less, often leads us to reducing considerations and its linguistic application, generally, characterizes a condition of inferiority, decay or deprivation. If we make reference to the scope of our researchers, Architecture, Industrial Design, Landscape and to their deeper meanings, and if we use “less” before them we might involve a critic situation, or homologate a century. An example is from the historical period we are living in, where Western economies are generically dealing with their budgets by cutting down on expenses rather than investing on their own heritage in order to create richness and workplaces.
On the contrary, our Researchers, Scholars, Businessmen and Civil Services Representatives want to use less to promote a shareable cultural reflection about the reduction of the waste of goods (raw materials, human resources, assets). That’s why we are going to arrange the X International Forum “Le Vie dei Mercanti”. In this perspective Less does not mean less investments or cuts, but to identify a hierarchy of relevant sustainable investment funds based on the search for the know-how.
Less in Architecture, Less in Industrial Design, Less in Landscape subsumes more if we are able to supply regenerative models based on integrated system visions.
Consequently, More research in Architecture, More research in Industrial Design, More research in Landscape if Local Human Resources are set up to create an efficient training education to be involved in the management, protection and regeneration of raw materials and human needs. All along the past editions of the Forum I have drawn people’s attention on our heritage as expression of “actual developing” (modernity). Modernity, in fact, is an integrating part of history, an inexhaustible mine supplying raw materials to the Factory of Know-how which, as mentioned above, must get the same local phisycal geometric connotation as the generative humus about the production of fascinating items for Architecture, Industrial production, Landscape. The projects our faculty has dealt with, “Pompei Fabbrica della Conoscenza 0079/2013” or “l’Atlante del Cilento”, witness as by sizing tangible and intangible heritage we can give rise to a productive factory aiming at art works and competitive Cultivated products and services.
So, scientific contributions aiming at collecting and spreading out the best practices and paradigmatic sustainable projects about system activities and elaborated in an assembly International dimension, are expected. Such contributions must be useful at enhancing an increasing Research process characterized by a constant learning and a great Know-how passion.
Carmine Gambardella
General Chair
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Less, induce quasi sempre a considerazioni riduttive e la sua stessa applicazione linguistica, per lo più, caratterizza uno stato di inferiorità, di degrado o di perdita. Se ci riferiamo agli ambiti di nostro interesse, Architettura, Disegno Industriale, Paesaggio e alle categorie da declinare che questi termini includono, premettere less potrebbe implicare una condizione di crisi, o di omologazione ad un’epoca, come quella che stiamo vivendo, nella quale le economie dei Paesi occidentali sono tese a riaggiustare i propri bilanci operando tagli generalizzati delle spese piuttosto che ad investire sul proprio patrimonio per creare ricchezza e lavoro.
Con less, invece, vogliamo promuovere, e di qui le ragioni del X Forum Internazionale “Le Vie dei Mercanti”, una comune riflessione di Studiosi, Ricercatori, Imprenditori ed Esponenti della Pubblica Amministrazione sulla creazione di uno sviluppo fondato sul meno spreco di Beni (materie prime, capitale umano, risorse). Infatti, Less (meno) non vuole significare minori investimenti o tagli generalizzati, ma l’individuazione di una gerarchia di investimenti rilevanti sostenuti e attraversati dalla Conoscenza.
Less in Archtecture, Less in Industrial Design, Less in Landscape sussume il more se saremo in grado di fornire modelli rigenerativi, articolati su visioni integrate e di sistema.
Pertanto, More research in Architecture, More research in Industrial Design, More research in Landscape se il Capitale Umano dei Territori verrà preparato per realizzare una efficace formazione per essere inserito nella gestione, nella tutela e nella rigenerazione delle materie prime e dei bisogni degli stessi uomini che vivono nelle Città e nei Territori. Nel corso delle precedenti edizioni del Forum ho posto l’attenzione sul considerare il nostro patrimonio di Beni (culturali e ambientali) come “contemporaneità in divenire”. La contemporaneità, infatti, è un integrale dei volumi storici, una inesauribile miniera che fornisce materie prime per la Fabbrica della Conoscenza che, per le ragioni su esposte, deve connotarsi con la stessa definizione fisico geometrica dei territori quale humus generativo della realizzazione di prodotti attrattivi alle scale dell’Architettura, dei Prodotti industriali, del Paesaggio. L’esempio dei Progetti condotti dalla nostra Facoltà, “Pompei Fabbrica della Conoscenza 0079/2013” o l’Atlante del Cilento, dimostrano che partendo dalla misura del patrimonio materiale e immateriale dei luoghi è possibile avviare una filiera produttiva finalizzata al lavoro con arte e alla creazione di prodotti e servizi tanto più competitivi quanto più sono attraversati dalla Conoscenza.
Mi aspetto, dunque, contributi scientifici per raccogliere e divulgare, in un consesso e in una dimensione internazionale, le buone pratiche realizzate e progetti sostenibili paradigmatici di un’attività di sistema, valorizzati da un processo di Ricerca continuo, dall’Apprendimento costante, dalla passione per la Conoscenza.
Carmine Gambardella
Presidente